lunedì 5 dicembre 2011

Il compostaggio domestico: ulteriore prova di dormienza

Volevo rifarmi a quanto letto sul blog di maggioranza in relazione al problema del compostaggio domestico, e a cui integralmente mi riporto.
Sembra infatti poco chiaro da quanto esposto che la richiesta della Lega nord fosse nel senso di adottare razionalmente nel Comune uno strumento di incentivazione ulteriore al razionale smaltimento dei rifiuti, attraverso il compostaggio domestico, esistente ma non applicato a livello locale.
E' logico che il solito giocoforza di uno schieramento ormai allineato al gioco della pennichella comune produca come risultanza la solita battauta d'arresto per le idee alternative e di un po di pepe.
Per dirla tutta, è facile fare il solito gioco da maggioranza, meno facile trovare soluzioni alternative e adeguate per problemi concreti.
Si prospettava un regolamento che avrebbe dato dei vantaggi a una parte piu o meno rilevante della popolazione, ma che comunque valeva la pena di essere approfondito.
Molti cittadini che alla pennichella non si danno, avrebbero trovato di buon gusto risparmiare attraverso un regolamento che permetta a chi ne ha la volontà di modularsi sul compostaggio domestico.
Questo denota una volta in più il lassismo di chi dovrebbe cogliere palle al balzo di un certo calibro, piuttosto che chiudersi a riccio, arroccandosi in posizioni predeterminate per puro scopo di convenienza politica.

Che poi di semplici rifuti si tratti, siano i lettori a stabilirlo.

TAV e campo da GOLF GASSER due mostri collegati?

Recenti informazioni carpite dai soliti ben informati mi hanno fatto rizzare bene le orecchie e i radar del cervello.
Sembra infatti che i due mostri ecologici tanto paventati dalla attuale maggioranza dormiente siano tra loro collegati.
Mi viene riferito infatti che l'interesse ormai tirato per le calende greche in relazione al campo Gasser sia funzionale all'effettiva realizzazione della linea ad alta velocità TAV.

Questo può essere un incubo non solo per gli ambientalisti, ma anche per i sornioni cittadini castio morsanesi, che si stanno facendo ritrovare, grazie alle pennichelle dei propri eletti, circondati di possibili insiedie per il proprio benessere, non solo psicofisico.

Cosa possiamo fare per arginare il problema ?
NUJE, COME AL SOLITO.
Gli unici al comando sembrano proprio intenzionati a lasciar tutto scorrere, senza tutelare il benestare della popolazione che gli ha pacificamente affidato i propri sogni per il futuro.
Chi non si abbioccherà, vedrà

giovedì 1 dicembre 2011

Il comune di Castions diStrada non chiede i contributi

E' emerso dalla discussione di lunedì - consiglio comunale presso la sede del polifunzionale di Morsano di Strada-: comune non ha chiesti contributi regionali per i compartisuddivisi nelle varie opere, e questo ormai già da tre anni.
Ci si chiede come può essere, con un paese morto che deve essere riaggiustato pezzo per pezzo, che l'assessore competente ai lavori pubblici non muova le meningi per organizzare qualche cosa di alternativo, attraverso i canali istitutzionalizzati regionali e provinciali.
Lasciare un rubinetto aperto che sgocciala è certo mancanza di rispetto per chi le riforme le attende, per chi cerca di viviere unavita serena e di chi non sta in panciolle vittima del proprio ego superomista, senza interessassarsi dei problemi concreti che investono la propria carica.

Dove sono i programmi da realizzare, dove porta tutto questo piuattume?
Forse ai riflettori di pochi, nonappena si sarà cosi vicini alle elezioni da tirare fuori conigli dal cappello appositamente tenuti in riserva per se stessi, piu che per gli altri.

Il dilemma dunque è grave: meglio lasciare passare delle possibilità monetarie concrete, evitando di presentare progettualità che possano ottenere gli onori di un sostegno economico dall'alto, oppure pensare un po piu al concreto da farsi, rimboccarsi le mani e magari scoprire se c'è un argomento da sviluppare e portare all'attenzione di chi ne valga la pena.
Ora come ora la risposta latente sembra quella di preferire lasciare la città una caserma dormitorio, anzichèdare vita a qualcosa di originale, con solo un po di impegno in più